Storia della Facoltà di scienze economiche
La Facoltà di scienze economiche è nata nel 1996 ed è una delle tre Facoltà originarie dell’Università svizzera italiana, insieme all’Accademia di architettura e alla Facoltà di scienze della comunicazione.
È stata voluta, tra gli altri motivi, per rafforzare e dare nuovi stimoli alla piazza finanziaria del Canton Ticino (la terza in Svizzera) attraverso una formazione che unisse preparazione quantitativa e analisi sociale e attraverso una ricerca improntata ad allargare gli orizzonti disciplinari.
Il progetto iniziale fu messo a punto da un Comitato coordinatore composto da Mauro Baranzini, Remigio Ratti e Lanfranco Senn e cercò una sintesi tra un curriculum molto simile a quello delle università svizzere “classiche” da una parte e aspetti più tipici di università commerciali come l’Università Bocconi o l’Università di San Gallo dall’altra.
Primo Decano della Facoltà fu Pietro Balestra (1997-2001), che con rigore e autorevolezza riuscì a richiamare a Lugano diversi professori di levatura internazionale e a impostare così una solida direzione di sviluppo per la nostra Facoltà.
"Affinché ci sia una vera rivoluzione industriale o dei servizi serve una serie simultanea di condizioni favorevoli. È un po’ come l’arrivo dei funghi in autunno: occorre che ci sia la giusta temperatura nei boschi, la giusta umidità, magari anche la luna favorevole.
Questo accadde per il nostro Cantone e per la Svizzera italiana dalla fine degli anni Ottanta fino all’inizio di questo millennio e permise un’iniziativa di ampio respiro scientifico e culturale come l’Università della Svizzera italiana con la sua Facoltà di scienze economiche".
Mauro Baranzini, già Decano e membro fondatore della Facoltà