Dai numeri, la storia. Dalla storia, i numeri

Un vascello della VOC al suo arrivo a Cape Town, Wikipedia
Un vascello della VOC al suo arrivo a Cape Town, Wikipedia

Servizio comunicazione istituzionale

3 Maggio 2018

Raimondo di Sangro, il Principe di Sansevero, fu un alchimista, inventore e personaggio di spicco dell’aristocrazia napoletana nel secolo dei lumi. Una figura misteriosa, la cui personalità complessa ha da sempre alimentato storie e leggende. Grazie alle causali dei pagamenti effettuati dal Principe – doviziosamente annotati e custoditi nell’archivio storico del Banco di Napoli – è ora possibile fare luce sui tanti episodi misteriosi che ne avvolgono l’esistenza.

La Compagnia delle Indie Orientali impiegava, nel periodo del suo massimo splendore, oltre mezzo milione di persone, dislocate negli angoli più remoti del pianeta. Come fosse possibile alimentare e sostenere la loro fedeltà alla missione è rimasto per tempo un punto interrogativo. Grazie ad una nuova lettura di importanti fonti di dati è stato possibile esplorare i meccanismi usati dell’imponente macchina organizzativa olandese.

Le basi di dati raccolti sul Principe di Sansevero o sulla Compagnia delle Indie Orientali, così come il lavoro svolto su di essi, si iscrivono nel campo dei “big data”? Come può il contesto storico e sociale degli eventi favorire l’analisi e l’interpretazione di tali dati? Ne discuteranno, il prossimo 22 maggio, alle ore 17:30 nell’Auditorio del campus di Lugano il Rettore dell’USI Boas Erez e il Professore della Facoltà di scienze economiche Filippo Carlo Wezel, nel contesto dell’ultimo appuntamento di quest’anno del ciclo rectoverso.