Agora, quando la scienza incontra la società

Decoding Wireless, immagine dell'installazione a Lugano nell'estate 2019 (fonte: http://decodingwireless.ch)
Decoding Wireless, immagine dell'installazione a Lugano nell'estate 2019 (fonte: http://decodingwireless.ch)
Diamo i numeri! - immagine dell'installazione ad Ascona, nel 2015 (fonte: www.diamoinumeri.ch)
Diamo i numeri! - immagine dell'installazione ad Ascona, nel 2015 (fonte: www.diamoinumeri.ch)

Servizio comunicazione istituzionale

10 Maggio 2021

Fra i diversi programmi di sostegno alla ricerca scientifica del Fondo nazionale svizzero (FNS) ve n’è uno di cui si parla relativamente poco ma il cui impatto sulla società in termini di diffusione della conoscenza nella popolazione poco non è. Parliamo di Agora, il programma volto a promuovere il dialogo concreto fra scienza e società. Nella decima edizione del bando di concorso appena chiusosi sono stati accolti 18 progetti su 51 candidati, per un totale di oltre 3,4M di franchi. Fra i progetti vincitori ne troviamo tre proposti da ricercatrici e ricercatori dell’USI, in architettura, biomedicina e comunicazione. Scopriamoli nel dettaglio.

 

Le molte facce del contagio 

La pandemia causata dal virus SARS-CoV-2 ha spinto molti cittadini a ricercare nella scienza (e negli scienziati) delle risposte risollevando il complesso dibattito tra scienza, politica e società. Il progetto proposto da Santiago González (direttore di laboratorio presso l’Istituto di ricerca in biomedicina – IRB, affiliato all’USI) e da L’ideatorio dell’USI mira a inserire la ricerca scientifica sulle malattie infettive in un contesto culturale accessibile a tutti. E lo farà tramite un’esposizione interattiva allestita presso Castelgrande a Bellinzona, dove si svilupperanno diverse attività comunicative in concerto con gli altri partner coinvolti, in particolare la Fondazione Sasso Corbaro, la Città di Bellinzona e l’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino. I visitatori potranno scoprire la biologia del contagio e nel contempo riflettere sulle implicazioni sociali ed etiche che ne derivano, avvicinandosi così al mondo della ricerca per comprendere il suo ruolo nella nostra società. L’esposizione interattiva sui temi del contagio e delle epidemie aprirà i battenti il 10 aprile 2022 e sarà accompagnata da una serie di eventi paralleli per affrontare il tema del contagio in maniera pluridisciplinare ed evidenziarne le conseguenze su tutti gli aspetti della società nonché la rilevanza storica. Negli spazi dell’antico arsenale del castello bellinzonese si potranno infatti incontrare i protagonisti di storie di contagio, dal passato al presente, partendo dal medico della peste del 1348 fino all’attuale pandemia. 

 

Siete connessi? Verso un uso consapevole dello smartphone 

Oggi, lo smartphone è diventato un elemento indispensabile nella nostra vita, soprattutto nella popolazione più giovane. La sua onnipresenza ha cambiato il nostro modo di vivere e interagire con l’ambiente e le persone, creando – a volte – momenti di divertimento nel condividere un’esperienza online, o viceversa, momenti di conflitto. Il progetto Agora proposto dalle ricercatrici Dr. Anne-Linda Camerini e Laura Marciano dell’Istituto di salute pubblica dell’USI, in collaborazione con L’ideatorio dell’USI, mira a sottolineare l’importanza di un uso consapevole dello smartphone, specie tra bambini e adolescenti. Il progetto, che partirà in autunno 2021, prenderà come riferimento i risultati dello studio MEDIATICINO2.0, finanziato dal Fondo nazionale svizzero, e proporrà tre tipi di attività per promuovere un uso consapevole dello smartphone: un Atelier settimanale per gli studenti delle scuole elementari e medie presso la sede de L’Ideatorio a Cadro; una serie di incontri in “Piazza” in cui le ricercatrici entrano in dialogo con i cittadini per parlare dei risultati principali della loro ricerca sui giovani e i nuovi media; e infine una tavola rotonda, in collaborazione con il Lugano Living Lab, che sarà ripetuta ogni anno durante L'autunno digitale. Il progetto Agora gode del sostegno di numerose organizzazioni sul territorio, quali la Città di Lugano, il Centro di risorse didattiche e digitali del DECS, la Conferenza cantonale dei genitori e Science et Cité. 

 

Valorizzare il territorio ticinese e la conoscenza della sua storia

Il progetto proposto da Letizia Tedeschi, direttrice dell’Archivio del Moderno (già istituto dell’Accademia di architettura dell’USI, ora Fondazione costituita presso l’Accademia), si prefigge lo scopo di mostrare al pubblico i risultati del suo progetto di ricerca FNS L’impresa Fontana tra XVI e XVII secolo: modalità operative, tecniche e ruolo delle maestranze, da poco conclusosi. Nell’autunno 2022 infatti verrà aperto un percorso espositivo plurisensoriale presso la Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst di Rancate, partner del progetto assieme all’Atelier Blumer dell’Accademia dell’USI, in cui si approfondirà la conoscenza di un territorio (il Cantone Ticino) e di una vicenda storica (quella dell’emigrazione del Fontana) che ha contribuito alla storia europea, sottolineando il ruolo avuto da questo architetto e le sue maestranze alla costruzione di monumenti insigni a Roma, Napoli, Amalfi e Salerno (maggiori dettagli >> www.usi.ch/it/feeds/15645).

 

Il sostegno FNS alla divulgazione scientifica

Il programma Agora del Fondo nazionale mira a promuovere il dialogo tra scienza e società. I progetti hanno durata massima di tre anni e possono ottenere un finanziamento fino a un massimo di 200mila franchi. Le candidature sono valutate in una procedura competitiva da una commissione internazionale composta da scienziati ed esperti in comunicazione scientifica. I progetti Agora si rivolgono sempre a un pubblico non specializzato, di persone di tutte le fasce d’età – ma anche a pubblici più mirati, rivolgendosi a attori che giocano un ruolo fondamentale nella società, come i politici, gli operatori sociali o gli insegnanti delle scuole dell’obbligo. Ad oggi, l’USI ha vinto sei Agora, di cui tre conclusi: Diamo i numeri, proposto da Antonietta Mira, professoressa di Statistica presso la Facoltà di scienze economiche; Decoding Wireless, proposto da Gabriele Balbi, professore in Media Studies presso la Facoltà di comunicazione, cultura e società; e Robots in the Classroom, proposto dal professor Luca Maria Gambardella dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA USI-SUPSI) – progetto che vinse anche il premio “Optimus Agora” nel 2018, conferito dal FNS in collaborazione con swissnex San Francisco. Per maggiori informazioni sul programma Agora >> www.snf.ch/en/funding/science-communication/agora/

 

AGORA - taking research to the public