Un seminario tra le Alpi alla scoperta dello sviluppo sostenibile

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Servizio comunicazione istituzionale

15 Ottobre 2021

Due giorni immersi nel paesaggio alpino, ai piedi del San Gottardo, per introdurre i temi legati al concetto di sviluppo sostenibile. È quanto proposto dal Seminario alpino destinato a studentesse e studenti del primo anno di Master in Economia e politiche internazionali. Per l’occasione abbiamo raccolto alcune testimonianze dei/delle partecipanti.

Una quindicina di studentesse e studenti dell’USI hanno partecipato, lo scorso 1 e 2 ottobre, al seminario alpino per lo studio dello sviluppo sostenibile. Dopo un’iniziale lezione introduttiva all’USI, il corso si è svolto ad Airolo con un programma che accostava a momenti di riflessione e studio delle visite e delle esperienze sul territorio circostante.

Per la prima parte del programma, che prevedeva una discussione a piccoli gruppi su tre grandi sfide per una vita a impatto zero, le partecipanti e i partecipanti sono stati ospitati all’interno della sede del nuovo Infocentro dell’USTRA. È quindi seguita una parte pratica, di esperienza sul territorio nella splendida cornice dell’arco alpino per toccare con mano due importanti temi: il primo riguardava l’approvvigionamento energetico, con la visita del Parco Eolico del San Gottardo (PSG) e della diga del Lucendro in compagnia del Direttore del PSG Edy Losa, insieme all’intervento di Claudio Caccia, Segretario generale per la Svizzera italiana di SwissSolar. Il secondo focus riguardava la tutela della biodiversità con una passeggiata nella meravigliosa zona del Piora, seguita da una visita al Centro di biologia alpina di Cadagno accompagnati da Samuele Roman, ricercatore attivo presso il centro di ricerca.

Abbiamo raccolto le impressioni e i commenti di alcuni/e di loro:

“È stata un’esperienza molto interessante – ci racconta Syria - inizialmente non pensavo di partecipare al seminario, tant’è che ho deciso di iscrivermi all’ultimo minuto, scelta che rifarei ancora. Airolo è un luogo magico che ha tanto da offrire e che ha messo in atto una serie di operazioni volte a tutelare il magnifico ambiente in cui viviamo. Preservare e salvaguardare. Sono le due parole che mi vengono in mente se penso a ciò che questo posto fa ogni giorno per l’ambiente e per combattere il cambiamento climatico, problema che ci riguarda tutti e che è anche l’argomento centrale di questo seminario, dove sono stati trattati principalmente tre punti: abitare in modo sostenibile, trasporti sostenibili e cibo sostenibile. Questa esperienza mi ha insegnato tante cose: la più importante è che ognuno di noi ha il potere (e il dovere) di fare qualcosa, perché solo grazie all’aiuto di tutti possiamo pensare di preservare quanto più possibile la nostra terra.”

Anche per Laura il seminario "è stata un'esperienza bellissima ed interessante. Oltre a permettere di creare dei legami con i nuovi compagni, ci ha consentito di imparare e immagazzinare alcuni concetti importanti. Grazie al contatto diretto con la natura siamo riusciti a metabolizzare l'importanza del cambiamento che sta avvenendo e apprendere quali potrebbero essere le possibili soluzioni. Sono sempre stata affascinata dalla natura e grazie a questo seminario sono riuscita ad arricchire ulteriormente il mio bagaglio informativo: dalla particolarità del lago Ritom al capolavoro di ingegneria delle Pale eoliche. L'insegnamento più prezioso è arrivato dal paesaggio stesso: siamo riusciti a comprendere, purtroppo, come presto potremmo non essere più così tanto fortunati... Il mondo naturale è cambiato e continua a cambiare. Consiglio vivamente di proporre seminari simili anche in futuro, al fine di essere il più possibile trasparenti con la gente e, mi auguro, che questa comprenda appieno il problema sempre più serio a cui stiamo andando incontro.” 

Matteo afferma: “sono orgoglioso nel far parte di una comunità accademica che pone la giusta rilevanza al tema dello sviluppo sostenibile. Colgo dunque con estrema soddisfazione l’apertura della “casa della sostenibilità” dell’USI ad Airolo come pure il fatto che un seminario simile a quello svolto dal nostro gruppo di master, sarà reso obbligatorio per qualsiasi percorso di laurea e facoltà.  In quanto studente del Master in Economia e politiche internazionali (MEPIN), il tema dello sviluppo sostenibile è decisamente centrale. L’esperienza del seminario alpino sullo sviluppo sostenibile credo dunque che non solo abbia centrato il target, ma soprattutto le modalità. L’integrazione tra le tre parti: quella accademica preparatoria in classe, quella di lavoro di gruppo e quella di studio sul campo, si è rivelata una formula completa e stimolante. In particolare, ho molto apprezzato l’approfondimento delle mie conoscenze riguardo alle energie rinnovabili, nel contesto del piano energetico svizzero 2050. La visita alle due dighe, al centro eolico del San Gottardo sono servite a darmi un quadro più pratico rispetto alla produzione rinnovabile dell’energia.”

Il seminario, giunto alla sua seconda edizione, funge anche da corso-pilota per lo sviluppo del progetto congiunto tra USI e Comune di Airolo di aprire una Casa della sostenibilità nell’ex stabile postale di Airolo, per cui è in corso uno studio di fattibilità.

La vocazione principale di questa antenna alpina dell’USI sarà quella di offrire una sensibilizzazione a tutti gli studenti del bachelor sui temi dello sviluppo sostenibile con una modalità innovativa. La regione del San Gottardo si presta infatti particolarmente per l’osservazione e lo studio di alcuni dei grandi temi come i cambiamenti climatici e lo scioglimento dei ghiacciai, la produzione di energia rinnovabile, la tutela della biodiversità, ecc. Un luogo a pochi passi dalla sede principale dell’USI in cui sarà possibile accostare a momenti di riflessione e studio delle esperienze concrete sul territorio, tornando così a ritrovare un contatto diretto con la natura.