Le prospettive dell'USI sulla finanza sostenibile al Lugano Finance Forum

Il Prof. Nowak (primo a sinistra) durante la tavola rotonda dedicata agli ESG
Il Prof. Nowak (primo a sinistra) durante la tavola rotonda dedicata agli ESG
Il Prof. Laurent Frésard
Il Prof. Laurent Frésard

Servizio comunicazione istituzionale

22 Novembre 2021

Blockchain ed ESG, sono questi i due macro-temi che stanno definendo i vettori di sviluppo nel mondo della finanza. Temi che sono stati al centro della decima edizione del Lugano Finance Forum, svoltasi lo scorso 16 novembre al Palazzo dei Congressi di Lugano. In due tavole rotonde dedicate in particolare al tema ESG sono intervenuti i professori di finanza dell’USI Laurent Frésard ed Eric Nowak, offrendo le loro prospettive di ricerca in dialogo con altri esperti del settore.

 

Dati “alternativi” per analisi più accurate

Gli ESG (acronimo dall’inglese Environmental, Social, and Corporate Governance) sono dei criteri sociali, ambientali e di governo d’impresa usati per la valutazione finanziaria delle aziende a capitale. Nel vasto segmento della gestione patrimoniale sono diventati ormai dei fattori dominanti per gli investitori professionisti (come i gestori di fondi d’investimento o di fondi pensione) nella determinazione delle scelte d’investimento.

Tuttavia, queste scelte si fanno in base alle analisi finanziario-societarie che tipicamente si effettuano con i dati disponibili, come quelli di mercato per le aziende quotate (prezzi delle azioni) oppure quelli forniti nei rapporti annuali. Questi dati tendono però a fotografare il passato e non consentono di rilevare in modo trasparente elementi ‘soft’ quali ad esempio la reputazione aziendale, il bilancio di genere, l’impatto dell’attività sulla biodiversità, il clima aziendale, ... – elementi che servono invece per poter avere un quadro più completo in ottica ESG.

“Da qualche tempo a questa parte nel mondo accademico studiamo i cosiddetti ‘dati alternativi’, informazioni che non vengono fornite dalle aziende stesse ma tramite società specializzate, e che hanno quindi il pregio di offrire maggiore trasparenza sulle attività, consentendo così un’analisi finanziaria più completa”, ha spiegato il Prof. Frésard davanti al pubblico in sala e collegato da remoto. “Si tratta di informazioni specializzate che consentono agli analisti finanziari di incrementare l’accuratezza delle loro analisi, specie quelle a breve termine, e agli investitori di stabilire il grado di sostenibilità complessiva di un’azienda, al di là della mera redditività economica. Tra le altre cose, con analisi più accurate si riesce a meglio indentificare i tentativi di ‘greenwashing’, che sono purtroppo ancora diffusi”.

 

Investimenti ESG vs. non-ESG

Nella tavola rotonda dedicata al cosiddetto "impact investing" il Prof. Nowak ha discusso di tre verità scomode legate al fenomeno degli investimenti sostenibili. “Dalle nostre ricerche rileviamo che gli investimenti in prodotti finanziari ESG non necessariamente rendono meglio di quelli non-ESG. Chi investe secondo criteri di sostenibilità, quindi, deve accettare di ottenere rendimenti un po’ inferiori, ma è anche vero che gli investitori coscienziosi sono generalmente d’accordo con questo. Inoltre, osserviamo che molti prodotti che dichiarano di perseguire i criteri ESG di fatto sono focalizzati solo su uno o al massimo due criteri, mai su tutti e tre. Questo è però comprensibile, se si considera la complessità delle interazioni fra questi criteri che fanno sì che una maggiore attenzione a criteri di, per esempio, buon governo d’impresa non necessariamente si tradurrà in un migliore impatto dell’attività aziendale sull’ambiente. Ma la buona notizia è che oggi più che mai gli investitori possono fare delle scelte consapevoli e possono già oggi decidere di investire in modo più coscienzioso. Alla lunga, questo porterà la società a raggiungere obiettivi di sostenibilità quali, ad esempio, la de-carbonizzazione dell’economia o lo stop alla deforestazione selvaggia”.

Il Prof. Nowak ha di recente istituito presso l’Istituto di finanza dell’USI il Center for Climate Finance and Sustainability (CCFS), allo scopo di fornire una ricerca di punta che affronti uno dei problemi più pressanti del mondo, il cambiamento climatico, dal punto di vista della finanza.

 

Un approfondimento sul tema della finanza sostenibile è stato offerto dal giornale Finanz und Wirtschaft in una recente intervista al Prof. Nowak (v. allegato).

Per maggiori informazioni sul Lugano Finance Forum:
https://finlantern.com/financeforum/