Intervista del CdT a Massimo Filippini sul tema degli investimenti sostenibili

a00f598710d09ab7f9bcc372ebe6f154.jpeg

Servizio comunicazione istituzionale

17 Dicembre 2019

Nel contesto della Conferenza ONU sul Clima svoltasi  dal 2 al 13 dicembre a Madrid, il giornalista Osvaldo Migotto del Corriere del Ticino ha intervistato Massimo Filippini, professore di economia e politica energetica all’USI e all’ETH, sul tema degli investimenti sostenibili per salvaguardare il pianeta.

Nell’intervista il giornalista interroga Filippini su più ambiti in cui è possibile agire a favore della sostenibilità. Tra questi si cita il ruolo giocato da banche, assicurazioni e casse pensioni che, con le loro decisioni d’investimenti sui mercati finanziari, possono favorire lo sviluppo sostenibile, riportando l’esempio di Credit Suisse che non finanzierà più centrali a carbone.

La sensibilizzazione della popolazione su queste questioni, favorendo i momenti di scambio e informazione, è fondamentale secondo Filippini. Con questo intento l’Istituto di economia politica dell’USI organizza un ciclo d’incontri sul tema  “Energia, clima e sviluppo sostenibile”, che dà l’opportunità non solo agli studenti USI ma anche a quelli liceali, grazie alla collaborazione con i licei cantonali di Lugano 1 di Locarno, di confrontarsi con esperti sul tema.

Un altro settore citato è quello immobiliare: il tasso di rinnovo degli edifici in Svizzera è molto basso, quindi minori le scelte di adottare sistemi a basso consumo. Alcuni studi dello stesso Filippini mostrano come le decisioni prese nel settore energetico sono spesso fatte senza un confronto chiaro tra la spesa portata da una soluzione sostenibile e da una che invece non lo è, e questo è dovuto alla mancanza di informazioni e competenze economico-finanziarie. Un esempio per incentivare la scelta di soluzioni sostenibili, secondo Filippini, potrebbe essere l’introduzione di etichette energetiche informative su auto ed elettrodomestici che oltre al livello di efficienza energetica forniscano informazioni sui costi d'acquisto e d'utilizzo di un prodotto.

Infine, si esprime sull’obiettivo 2050 della Svizzera, che mira ad azzerare le emissioni di gas effetto serra, non realizzabile senza l’inserimento di misure di politica energetica. Prendendo come esempio i trasporti, Filippini cita l’inserimento di una tassa sul CO2 sui carburanti i cui proventi sono ridistribuiti alla popolazione come misura possibile da adottare.

 

Leggi l’intervista completa a cura di Osvaldo Migotto in allegato.